chef Marco Sacco 

chef Marco Sacco 

chef Marco Sacco 

chef Marco Sacco 

chef Marco Sacco 

Serietà culinaria

Innovazione differente.

Fotografie piatti, sala e chef.
Via Filippo Turati, 87 28924 Verbania VB

Cosa rappresenta la cucina innovativa per lei Chef?

“Un menu innovativo è un menu che viene periodicamente aggiornato con nuove proposte che nascono dall’originalità e dalla ricerca gastronomica che contraddistingue la nostra cucina. Quest’anno torno con il pensiero alla cucina di mia nonna. Ogni giorno un piatto secondo il ritmo della natura e i suoi frutti. Di tutto un po’. Ogni giorno diverso per ripetere lo stesso rito, con la stessa cadenza la settimana successiva, in attesa che le erbe spuntassero nei prati, il maiale crescesse e le trote si riproducessero. Pur non avendo mai sentita parlare di sostenibilità, la praticava spontaneamente, con la saggezza dei nostri ‘vecchi’ riconoscendo al cibo il giusto valore e rispetto. Un nuovo menu è di sette portate, quanti i giorni della settimana.“

Foto delle chef: Marco Sacco

“Ed ecco qui il menù innovativo sostenibile. Sostenibile non vuol dire solo green - ad oggi un po' di moda - ma anche ritrovare il proprio io partendo dalle origini.”

Marco SaccoChef 2 Stelle Michelin - Piccolo Lago di Mergozzo (VB)

Source: Guida Michelin

brigata di cucina 

brigata di cucina 

brigata di cucina 

brigata di cucina 

brigata di cucina 

Un uovo conservato in salamoia per 5 giorni. La conservazione delle uova è praticata da sempre, nella calce forse è il modo più conosciuto. Piccolo Lago lo cuoce barzotto, farcisce il suo tuorlo con una marinatura di anice, marsala e sale integrale e lo serve “in purgatorio”, ovvero una preparazione che prevede la salsa di pomodoro. Loro usano la papaya, cotta al forno, con aggiunta di succo di lime.

Backstage: Uovo in purgatorio

Terra madre 

Terra madre 

Terra madre 

Terra madre 

Terra madre 

L'orto in tavola

Terra madre

In Terra madre troverete alcune verdure del sottosuolo, come: patata affumicata, cipolla in carpione, barbabietola con cannella e cumino. Poi anche ciò che spunta, quindi: asparago crudo, carotine, fiori,… La terra è polvere di pane con tartufo nero e porcini, invece, sul tavolo, le erbe vive in piantina. Aiutandovi con la pinzetta, staccatene qualche fogliolina – senza esagerare – per non stravolgere il gusto del piatto, proprio come se fosse da piantare nel vostro orto.

p.s. sono 56 gli ingredienti che compongono la nostra Terra madre.

Backstage: Terra madre

Nikon D800e + Obiettivi NiKKOR

Tinca al testo

Tinca gobba dorata di Ceresole d’Alba presidio Slow Food. Il testo è sia il piatto di terracotta fatto a mano che la cottura sulla brace. La tinca viene cotta da un lato, passata prima nella semola e in una marinata di aceto di albicocca ed olio extravergine. Viene glassata con salsa pil pil, di origine iberica che noi Gente di Lago prepariamo con pesce di lago. Gli chef completano con insalatina di erbette aromatiche profumate all’olio di sambuco.

Backstage: Tinca al testo

la figura del cioccolataio 

la figura del cioccolataio 

la figura del cioccolataio 

la figura del cioccolataio 

la figura del cioccolataio 

La figura del cioccolataio

Intro

Dopo il pranzo della domenica, quante volte ci è successo da bambini, il nonno ci raccontava le storie. Piccolo Lago ne ha scelta una che ha trasformato in un dolce. La figura del cioccolataio (che è diventata anche un’espressione tipica del linguaggio piemontese).

Storia

Tra il 700 e l’800 ai borghesi era consentito avere un massimo di due cavalli per trainare le loro carrozze. Solo al Re era consentito averne 4 ma il cioccolataio, che aveva fatto così tanta fortuna col suo lavoro, si potè permettere una quadriglia per trainare anche la sua carrozza. Quando il Re lo scoprì, lo convocò a corte e lo redarguì facendolo tornare ad un tiro a due per evitare “la figura del cioccolataio” – quindi una figuraccia -.

L'arte

Il dolce del Piccolo Lago allora ritorna al cioccolataio arricchito che porta dai suoi viaggi gli ingredienti più ricercati: lo yuzu, con cui preparano la namelaka, le erbe mediterranee – alla base con il cremoso all’aneto – il Vermouth con cui fanno il gelato e il caviale. Alla base le nocciole che danno la parte croccante. Ma ecco che ricompare il re a redarguire il cioccolataio. Il dolce diventa più bello, prezioso ed elegante se si aggiunge una…cialda d’oro. Ed eccola qui la cialda di zucchero dorato.

Posh’star tour

Progetto

fotografico

Un progetto fotografico di comunicazione che parte dalle origini dello chef Marco Sacco, anteponendo la sua figura di fronte ad una tavola che torna alle origini, per poi passare alla brigata, alle sale, ai piatti e molte altre prospettive visive.

Documento di fine lavoro: Rapportino

Play Video

Video Posh’ star tour

Hanno collaborato attivamente al progetto: Marco Sacco (IG @marcosaccochef); Davide Chiaraluce (IG @davidechiaraluce); Cristiano Catapano (IG @chefcatapano); Miriana Tringolo (IG @tringols); Francesco Mattia Fiori (IG @flovarito); Sayaka Anzay e altri componenti del gruppo.

Dalla tradizione imparata dagli avi alla passione ed organizzazione, per avvolgere la presentazione visiva del loro essere in forma sempre innovativa.

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