Se chiedete a Google cosa significa per lui confezionare un prodotto, elaborarne il packaging, vi risponderà più o meno così: “deve proteggere la merce”.
In un’ottica meramente industriale e tecnicistica questa sarebbe una di quelle sentenze iconiche che ogni buon imprenditore si farebbe incidere a fuoco sulla scrivania in mogano. In realtà confezionare un prodotto non vuol dire soltanto prendere un oggetto ed infilarlo in una scatola. Il modo in cui un prodotto si presenta al pubblico infatti non soltanto può determinarne l’acquisto, ma contribuisce a creare identificazione sociale con il consumatore stesso e connota visivamente l’epoca in cui viviamo. Il buon imprenditore infatti sa che vendere qualcosa è un’arte che non deve lasciare nulla al caso.
L’affezione e la fiducia del consumatore devono essere conquistate ed in un mondo in cui relazioni, valori e certezze sono sempre più “fluide ed intangibili”, la percezione che qualcosa sia stato fatto con una cura ed un attenzione tangibili, diventa un valore inestimabile. Ecco quindi che il packaging si evolve, passando da una dimensione prettamente funzionalista (contenere) ad una sostanzialmente antropologica (suggestionare). Ecco sei modi innovativi di progettare un packaging coinvolgente:
Morphological package: significa sfruttare le caratteristiche morfologiche del prodotto perchè siano il punto di partenza su cui costruire la confezione
Material package: significa sfruttare le possibilità del materiale con cui viene realizzato un prodotto per creare connessioni estetiche e concettuali tra quest’ultimo ed altri immaginari
Sensorial package: significa creare un’interconnesione inaspettata ed intensa tra il prodotto ed il consumatore sfruttando la dimensione sensoriale che risiede al di là della componente visiva
Playful package: significa creare un vero e proprio gioco tra prodotto e consumatore dove lo scopo è l’intrattenimento al di là di qualsiasi altro messaggio
Deep interaction package: significa riprodurre un’interazione profonda tra prodotto e consumatore che rifletta sul significato e sull’essenza del prodotto stesso
Organic package: significa progettare imballaggi che, come i prodotti, abbiano un proprio ciclo di vita e siano soggetti a deperimento fisico, permettendo così un più facile e sano reintegro di tali materiali all’interno dell’ecosistema
Fonte: tasc.it